Passeggiata di un giorno tra i vicoli di Siracusa antica: l'Isola di Ortigia
Siracusa è una tra le più belle città siciliane, ricca di storia, arte, cultura, bellezze paesaggistiche e tradizioni. Il centro storico è costituito dall’isola di Ortigia, la sua particolarità è proprio il fatto che si estende interamente su una piccola isola ed è un’esperienza veramente unica passeggiare tra le sue viuzze ricche di storia per raggiungere la maestosa piazza Duomo, con la sua Cattedrale costruita interamente su un tempio greco, oppure passeggiare sul lungomare fino a raggiungere la leggendaria Fonte Aretusa con il suo papiro caratteristica peculiare della città.
E’ consigliabile percorrere l’itinerario a piedi oppure in bicicletta.
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Da Piazza Pancali a Corso Matteotti
La passeggiata ha inizio da Piazza Pancali, dove è imperdibile la visita alle colossali rovine del Tempio di Apollo, considerato il più antico tempio dorico della Sicilia. Realizzato dai colonizzatori Greci nel VI sec. a.C. testimonia i numerosi riutilizzi nei secoli, dapprima come chiesa bizantina, poi come moschea araba, quindi chiesa normanna ed infine caserma spagnola. A sud del recinto del Tempio si trova la piccola Chiesa di S.Paolo, ricostruita agli inizi del XVIII sec che fa parte delle costruzioni religiose più antiche di Ortigia. Da largo XXV Luglio inizia Corso Matteotti, al n.29 sorge il Palazzo Greco, rifacimento di un edificio del XIV sec. in stile littorio, attuale sede dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Alla fine della breve via omonima si trova la Chiesa di S.Cristoforo, edificata nel Trecento, ma ricostruita alla metà del Settecento.
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Piazza Duomo
Il corso Matteotti giunge alla Piazza Archimede, al centro di essa è la Fontana di Artemide, realizzata nel 1906 da Giulio Moschetti. Si affacciano sulla piazza alcuni tra i più bei palazzi storici della città. Sul lato Ovest della piazza il Palazzo Platamone (o della Banca d’Italia), costruzione quattrocentesca rifatta negli anni ‘50 ed a Sud il Palazzo Gargallo risalente al XVIII sec, attuale sede dell’Archivio Distrettuale Notarile, realizzato in stile Neogotico. Ad Est il cinquecentesco Palazzo Lanza-Buccheri, del XV sec. Da piazza Archimede, proseguendo su Via Roma, sul lato sinistro si trova la Chiesa di S.Maria della Concezione, annessa al monastero ed edificata alla fine del 1300.
Svoltando a destra in via Minerva si giunge a Piazza Duomo, caratterizzata anch’essa dalle imponenti facciate di alcuni splendidi palazzi nobiliari tra i quali il Palazzo Vermexio (sede del Municipio) sorto nel Seicento sui resti di un tempio ionico arcaico, il più grande tra i conosciuti dell’Occidente greco. Nel pian terreno dell’edificio è stato allestito un piccolo Antiquarium, il quale accoglie i reperti degli scavi del tempio ionico. Il Palazzo Beneventano del Bosco, ricostruito a fine Settecento ed il Palazzo Vescovile, riutilizzo del Seicento di strutture medievali restaurate. Immediatamente a sinistra sorge il Duomo. L’elemento che colpisce maggiormente è la perfetta fusione di culto pagano e cristiano. La facciata è in stile barocco, mentre la struttura più antica è caratterizzata dal Tempio di Atena, le cui colonne furono sono ancora visibili lungo la navata sinistra. Alla base del giardino dell’arcivescovado si trova l’ingresso dell’Ipogeo di Piazza Duomo, una galleria che unisce cave di pietra e cisterne, che durante la seconda Guerra Mondiale fu adattato a rifugio contro i bombardamenti Alleati che investirono la città. A S della Piazza sulla destra sorge il settecentesco Palazzo Borgia, oggi Impellizzeri, mentre sulla sinistra sorge la Chiesa di S. Lucia alla Badia, distrutta dal terremoto del 1693 assieme al monastero cistercense annesso e ricostruita tra il 1695 e il 1703. Sul suo altare si trova un meraviglioso dipinto di Caravaggio il “Seppellimento di S. Lucia”. Percorrendo a sinistra via S.Lucia è visibile sulla destra il prospetto della Chiesa di Montevergine del 1625, sede della Galleria Civica d’Arte Contemporanea.
Scendendo per la stretta via Picherali a sinistra si incontra la Piazza S.Rocco, caratterizzata dal portale della Chiesa omonima e dal Palazzo Migliaccio del XV sec. Più avanti si apre a destra un ampio terrazzo il cui panorama si estende sull’ampia insenatura del Porto Grande. Sulla sinistra del terrazzo è lo specchio d’acqua della Fonte Aretusa, all’interno del quale nasce spontaneamente la pianta del papiro. Il nome della fontana si ricollega al mito della Ninfa Aretusa, la quale inseguita dal suo innamorato il dio fluviale Alfeo, si rifugiò ad Ortigia tramutandosi in fonte. Dalla Fonte la passeggiata può piacevolmente proseguire con una deviazione alla Porta Marina e al Foro Italico, percorrendo il passeggio Adorno (1866) che segue il perimetro della cinta muraria non più esistente. Chiude a Sud il Foro Italico un giardino dal quale è possibile accedere all’Acquario Tropicale.
Castello Maniace
Risalendo quindi alla Fonte Aretusa e proseguendo su Via del Castello Maniace si giunge alla piazza Federico di Svevia in cui si trova l’ingresso all’area che ospita il Castello Maniace. Costruito per volere di Federico II tra il 1232-40, dal nome del capitano bizantino Giorgio Maniace. Negli ultimi anni il castello è stato sede di spettacoli dell'Ortigia Festival e sede del G8 ambientale, alla presenza dei ministri dell'ambiente dei paesi industrializzati, e di altri eventi culturali.
Percorrendo il suggestivo Lungomare di Ortigia giungiamo all’ultima tappa della nostra passeggiata, il monumentale Palazzo Bellomo, edificio del XIII-XIV secolo che ospita la Galleria regionale di arte medioevale e moderna. Il palazzo è caratterizzato da due fasi costruttive diverse: una d'età sveva e una successiva fase di ricostruzione quattrocentesca, individuabile in tutto il piano superiore. La Galleria Regionale fu realizzata negli anni ‘40, la raccolta è costituita da opere d'arte provenienti da chiese e conventi di Siracusa e di altre località della Sicilia orientale.
Durante la stagione estiva da Ortigia è consigliato vivamente un bagno o se possibile un’immersione presso l’area marina protetta del Plemmirio, oppure un’escursione in barca sul Fiume Ciane tra le splendide piante di papiro. Si segnala, infatti, Siracusa come unica località al mondo dopo l’Egitto in cui questa pianta nasce spontaneamente.
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